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SPETTACOLI, MANIFESTAZIONI ed EVENTI 

IL CANTO DELLA MALAGUERRA
di Edda Vidiz

L'Associazione Tredici Casade con il contributo della Regione Friuli Venezia Giulia e la collaborazione del Comune di Trieste ha presentato l'anteprima del musical "IL CANTO DELLA MALAGUERRA" di Edda Vidiz, una panoramica viva e palpitante, impregnata di canzoni e canti di trincea, dei combattenti giuliani in Galizia e sul Carso durante la Grande Guerra che, per la città imperiale di Trieste, iniziò il 28 luglio 1914.

Lo spettacolo porta in scena non il lato oscuro degli uomini in guerra ma la solidarietà fra combattenti che, nelle dure marce di trasferimento e nel fango delle prime linee, trovavano sostegno nel canto che - pur esprimendo via via paura, nostalgia, dolore - leniva in parte l’oppressione dei loro animi.

Per quanto le musiche e le vicende dello spettacolo vengano puntualizzati dall'autrice con grande attinenza al periodo, ogni riferimento a fatti e/o personaggi realmente esistiti è puramente casuale anche se nei vari Piero, Jure, Mario, Franz, Stefan, Toni rispecchianti vizi e virtù tipicamente nostrane, ogni spettatore troverà una "sua" storia, letta o sentita nel corso degli anni.
 
Costruito sulle orme degli spettacoli "In mezo a ste disgrazie el tuo ricordo"... del 1988 e il "Festspiel della Malaguerra" del 2008, con i testi brillanti ed arguti con i quali l'autrice è solita caratterizzare il passato storico della nostra città, in questo CANTO DELLA MALAGUERRA vengono rievocati due fronti della Grande Guerra:

- nel primo atto la Galizia, dove Trieste ha visto i suoi figli non ancora redenti partire per dovere verso il fronte orientale e, alla chiusura di questo, i sopravvissuti rigettati nelle trincee del fronte italiano. In questo atto si parla e si canta in triestino con brevi accenni tedeschi, croati e sloveni: quelli di fantaccini di nazionalità diverse con i quali i triestini del litorale austro-ungarico condividevano l'angoscia delle battaglie senza neppure sapere il perchè.

- nel secondo atto il Carso, dove Trieste ha visto i suoi figli irredentisti partire per un ideale patriottico verso le trincee "visavì". Un atto in cui si parla in lingua e si canta in diversi accenti dialettali: quelli di fantaccini del regno d'Italia che condividevano l'angoscia delle battaglie con i triestini ma che, probabilmente, combattevano senza neppure sapere il perchè.

Uno spettacolo dove la guerra mostra tutte le sue sfaccettature passando via via dalla tristezza alla poesia, dall'ironia alla gaiezza fuse nelle orecchiabili melodie dei canti popolari di trincea e delle canzoni del primo Novecento, interpretate al pianoforte dal Maestro Corrado Gulin, che ha arricchito la partitura con proprie musiche originali e che, per attinenza alla sonorità delle antiche canzoni triestine, ha scelto di riproporre il tipico procedimento polivocale per le voci, che mette in risalto le fioriture melodiche, i respiri, i portamenti, tutte caratteristiche tipiche dello stile popolare tradizionale.

Per non travisare lo scenario storico, lo spettacolo è basato essenzialmente sulla rivisitazione storica del testo e delle melodie e sulla brillante interpretazione di un cast tutto al maschile, formato da una compagine di giovani cantanti/attori professionisti e di veterani del palcoscenico triestino quali Luciano Volpi, Leonardo Zannier, Alessandro Colombo, Michele Marolla, Ernesto Giurgevich, Paolo Prelog. Voce fuori scena di Isaura Argese; movimenti coreografici di Carolina Bagnati. Consulenza storica di Roberto Todero. "Last but not least" Julian Sgherla che, a parte la recitazione, affronta un nuovo passo nella sua carriera dando corpo ad uno spettacolo che, sebbene spoglio di orpelli scenici e di costumi, gode di una regia magistrale che fa di questo musical una perla nel suo genere... per non dimenticare!

Associazione Tredici Casade - Trieste - P.Iva/C.F. 90038010329

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